Palazzo Domus Adele di Gio Ponti: con terrazzo affacciato sul verde del Parco, di nuova ristrutturazione e mai abitato, trilocale di 90 mq ca oltre spazio esterno di 20 mq, posto ad un piano intermedio in stabile d’epoca.

In questa abitazione, che replica la cifra stilistica di Gio Ponti, autore del palazzo, gli spazi sono stati ritagliati in modo sartoriale ed organizzati con un ampio ingresso sulla zona living, con adiacenti pranzo e cucina, due camere e doppi servizi, oltre lavanderia separata.
Pur nella metratura compatta, le zone giorno e notte risultano ben separate e ciascuna col proprio servizio; la cucina è angolare, in posizione discreta rispetto al salotto, totalmente accessoriata e con piano ad induzione con cappa integrata che ne ha permesso il posizionamento sotto-finestra.
I bagni sono un gioco di colori e geometrie, con rivestimenti in cementine marocchine ed esagonali griffate Pophamdesign e in tutti gli ambienti la pavimentazione è in parquet a maxi-listone in rovere.
Ogni dettaglio è stato curato con zelo, a partire dall’ingresso, con ribassamento in gesso originale dell’epoca e valorizzato con tinte a contrasto, per arrivare fino alle rubinetterie e ai complementi d’arredo, ricercato assortimento di pezzi iconici del design italiano (da Gio Ponti a Castiglioni a Fornasetti).
Grande attenzione è stata posta anche alla componente impiantistica, moderna e di ultima generazione, con infissi fonoassorbenti e termoisolanti, aria condizionata in tutti gli ambienti e faretti ad incasso.
L’abitazione gode di una luminosa e privilegiata esposizione, con il living angolare rivolto al Parco, e le camere affacciata su una tranquilla via traversa.
Con ascensore e servizio di portineria per tutta la giornata, posizione ottimamente collegata con servizi di ogni tipo nelle immediate adiacenze mentre una cantina completa la proprietà.

Il contesto: in Viale Coni Zugna, Domus Adele è un piccolo gioiello architettonico che vanta 85 anni di storia.

Progettato da Gio Ponti e da lui ultimato nel 1934, l’edificio ha una pianta ad L e rappresenta appieno l’austera signorilità di quel periodo, unitamente alla visione dell’artista della domus all’italiana, con ampie zone giorno e una vivibilità degli spazi evolutiva.

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